Un Acquario per il Re e le Regine

Posted by on Nov 11, 2009 in I miei articoli | 2 comments

Il Discus (Symphysodon discus) è da sempre considerato il Re dell’acquario tropicale dolce per il suo portamento regale, per le grandi dimensioni, per i colori sgargianti.
Si afferma che il Discus sia un pesce difficile e questo spesso rappresenta una sfida per i neofiti più intraprendenti.
Per allevare con successo dei discus è necessario avere acquisito bene i concetti fondamentali dell’acquariologia, quali la chimica dell’acqua, il ciclo dell’azoto ecc..
Questo Ciclide ha delle esigenze che vanno rispettate e seguite in modo scrupoloso;
questo non lo rende un pesce difficile, ma senz’altro esigente.

Per fare vivere e non ’sopravvivere’ dei Discus in acquario è necessario che l’ambiente che lo accoglie sia adeguato alle sue esigenze.
Il Discus è un pesce di branco timido che subisce tantissimo lo stress ambientale che lo porta immancabilmente ad ammalarsi, quando il suo disagio abbassa le due difese immunitarie. Quando un Discus si ammala non è facile curarlo se la causa fondamentale, vale a dire l’ambiente in cui vive non è adatto alle sue esigenze.

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Le esigenze del Re.

Vediamo quali sono le esigenze fondamentali di questo splendido Ciclide.

1) Lo spazio: i Discus sono Ciclidi che da adulti raggiungono in media il diametro di 15/18 cm. Sono animali che in natura vivono in branchi numerosi ed è fondamentale per dare sicurezza e intraprendenza nei discus Perché si formi un branco il numero minimo di discus è quattro: viste le dimensioni dei Discus e le loro esigenze di gruppo posso tranquillamente indicare una vasca di 200 litri come il litraggio minimo per poter garantire un ambiente idoneo a questo pesce. Per un diverso numero di pesci è necessario calcolare in linea di massima 50 lt d’acqua per ogni pesce in più.

2) Un altro aspetto importante per garantire un ambiente confortevole per i Discus è un filtraggio adeguato al carico organico della vasca.
I Discus sono dei pesci che, più degli altri, hanno bisogno di un’acqua particolarmente pulita biologicamente, con nitriti assenti, nitrati e fosfati molto contenuti. I Discus sono, però dei pesci che sporcano moltissimo l’acqua quindi, rispetto ad un acquario normale, quello dedicato ai Discus deve avere un filtro sovradimensionato.
Ad esempio in una vasca da 200/250 litri è meglio prevedere un filtro che sia adatto a filtrare l’acqua di una vasca del doppio del volume.

3) Valori dell’acqua: da sempre i Discus vivono in acqua tenera, acida e calda.
Quanto debba essere tenera e acida può dipendere da molti fattori ed esigenze, ma il punto fondamentale è che il Discus vive in un pH acido e un’acqua non calcarea da sempre e, anche se negli ultimi anni gli allevatori hanno riprodotto e allevato i Discus in acqua dure e basiche, far vivere i pesci con questi parametri vuol dire non permettere loro di vivere nelle condizioni in cui il loro metabolismo lavora meglio.
I valori adeguati per i Discus ibridi e selvatici (salvo rare eccezioni) sono questi: pH 6,00-6,8 No2 0 No3 <30 KH3-4 GH5-7 T°28-30°. Questo range è ottimale per il mantenimento, ma il discus tollera temperature più basse e più alte che possono essere utili per effettuare delle cure mediche.
Come si arrivi ad ottenere questi valori d’acqua non è di fondamentale importanza, se ottenuti con un impianto ad osmosi inversa o se l’acqua esce direttamente così dal rubinetto, ma la cosa che invece risulta molto importante è che questa acqua prima che venga messa in acquario va lasciata riposare almeno 24-48.
Con la stabulazione dell’acqua, infatti, evaporano sostanze dannose come il cloro e si depositano i metalli pesanti; l’acqua diventa così meno aggressiva per la delicata cute dei pesci.

Un altro aspetto legato all’acqua, fondamentale per il benessere dei pesci e di tutto l’acquario è la stabilità dei valori dell’acqua.

Quale Regno per il Re?

Per quanto riguarda l’allestimento di un acquario per i Discus, ci sono diverse correnti di pensiero.
C’è chi pensa che il Discus debba stare in solo 5 vetri senza alcun arredo né piante, perchè il Re deve essere l’unico abitante del regno acquatico, chi invece vede il Discus solo in ambientazioni di biotopi amazzonici e chi invece vede il Discus come un ottimo complemento di un acquario riccamente arredato.
Vediamo nei particolari queste diverse possibilità.

1) 5 Vetri: L’acquariofilo che ama il Discus in sè e non l’acquario di Discus di solito preferisce tenere i propri pesci in vasche completamente spoglie, solo 5 vetri, senza alcun arredo.
Questa scelta è di solito volta a garantire una chimica e qualità dell’acqua necessaria per poter ottenere delle riproduzioni dei Discus.
Il Discus non è un pesce che ha problemi a riprodursi in un acquario arredato, ma in tale ambiente risulta complicato da gestire lo svezzamento e l’accrescimento degli avannotti.
Ecco perchè chi ha il pallino delle riproduzioni di questo Ciclide dopo qualche tentativo in acquario arredato, preferisce l’igiene e la semplicità di gestione di 5 vetri.
Attenzione però: “Semplicità di gestione di 5 vetri” non significa che è più facile mantenere i Discus in vasca sterile rispetto ad un acquario arredato…semmai il contrario.
In un acquario arredato dopo qualche mese si crea un habitat stabile dove il fondo, il filtro, le piante garantiscono una stabilità dei valori dell’acqua che è in grado di ammortizzare ed attutire i piccoli errori di gestione dell’acquariofilo.
Nelle vasche sterili, soprattutto se impostate per la riproduzione (i cosiddetti cubi) questa tolleranza d’errore, è molto minore.
La filtrazione biologica dell’acquario affidata al solo filtro per l’assenza del fondo e delle piante, i valori dell’acqua piuttosto bassi rendono queste vasche molto delicate nella gestione dove l’acquariofilo deve fare molta attenzione perchè ogni piccolo cambiamento ha effetti macroscopici sull’acqua e sui pesci.

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2) Vasca biotopo: la realizzazione dell’ambiente acquatico con tutti gli elementi che lo compongono (fondo, piante, pesci e valori chimici) che corrispondono esattamente al habitat naturale del Discus.
Per realizzare una vasca biotopo per i Discus bisogna abbandonare ogni velleità di realizzare un acquario riccamente piantumato e luminoso, la bella vasca da salotto insomma.
Ricostruire un biotopo fedele del Discus vuol dire limitarsi a pochi cm di sabbia, qualche radice, l’acqua molto ambrata dagli acidi umici e fulvici.
Il biotopo Discus in acquario non prevede piante perchè l‘unica pianta che effettivamente ritroviamo in tutti gli habitat dei discus è l’acarà-acù (Licania angustiata) che però non è una pianta che vive sommersa e soprattutto non è commercializzata per l’utilizzo in acquario.
In alcuni biotopi dei Discus Verdi (Symphysodon Aequifasciatus Aequifasciatus) e Blu (Symphysodon Aequifasciatus Haraldi), ma non in quello degli Heckel (Symphysodon discus) sono talvolta presenti delle piante galleggianti quali Pistia Stratiotes e Azolla sp.
Nel ricostruire il biotopo dei Discus non va dimenticato che i valori dell’acqua sono molto particolari. Il pH va dal 4,8 del Rio Negro al pH 6,4 del Rio Nhamundà. una conducibilità da 5 a 30 microsiemens e una temperatura che oscilla dai 27°ai 30°.
E’ scontato che, qualora si volesse ricreare un vero biotopo, i Discus scelti dovrebbero essere perlomeno esemplari selvatici e non esemplari d’allevamento.
Va ricordato inoltre che le varie specie di Discus solo raramente condividono una stessa area geografica (ad esempio il Rio Nhamundà, dove si trovano Discus Blu e Discus Heckel. Ma in nessun biotopo ritroviamo il Discus verde con l’Heckel. ).
Qualsiasi biotopo di Discus si vuole realizzare è corretto preferire una singola varietà di Discus ed è possibile accompagnare i Discus con gli ospiti che condividono lo stesso habitat in natura.
(Pterophyllum Scalare, Geophagus, Hemigramus bleheri, Paracheidon axelrodi, Otocinclus)
Ricreare esattamente un biotopo amazzonico quindi non è molto facile, come non è semplice mantenerlo se vogliamo adeguare anche i valori dell’acqua.
Anche se agli occhi di un neofita un biotopo amazzonico può sembrare poco appariscente e appagante dal punto di vista estetico per un acquariofilo un po’ più maturo realizzarne uno può essere un’esperienza, molto gratificamene qualora si riuscisse a ricreare esattamente un habitat e garantire ai suoi ospiti un ambiente sano e confortevole.

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3) la Vasca non biotopo: è quella in cui vivono la maggior parte dei Discus nei nostri acquari.
Non è difficile realizzare un acquario dove possono vivere bene dei Discus e allo stesso tempo avere una vasca che abbia un notevole effetto scenico dato dalle piante.

Si pensa che il Re (il Discus) possa difficilmente condividere il regno con le Regine (le piante).
Sono invece dell’opinione che con una scelta oculata ed equilibrata di tutti gli elementi che servono per creare questo ‘Regno’, la vasca, il fondo, la luce, le piante, i pesci, si possa creare un mondo sommerso adatto al benessere sia del Re sia delle Regine.
Approfondiamo quindi questo tipo d’acquario che di solito è quello che la maggior parte degli acquariofili sogna di realizzare.

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Il regno del Re e delle Regine

Un concetto fondamentale che chi alleva i Discus deve conoscere è quello che “non esistono pesci sani ma vasche sane in cui farli vivere”.
Se una vasca è sana ed equilibrata negli elementi che la compongono, se le piante crescono rigogliose, il filtro lavora efficacemente, i suoi abitanti trovano un ambiente confortevole per viverci a lungo senza problemi e magari anche riprodursi.

Come anticipato poco fa, i Discus per vivere bene hanno bisogno d’alcune caratteristiche chimiche dell’acqua che abbiamo il dovere di rispettare per farli vivere al meglio: l’acqua tenera, acida e calda.
Fortunatamente ci sono molte piante acquatiche che possono senz’altro adattarsi a vivere in quest’acqua senza oltretutto aver bisogno di tantissima luce, altro fattore da tenere in considerazione per il benessere dei nostri beniamini.
Le piante a fusto più adatte sono quelle della famiglia degli Echinodorus: E.bleheri, E.amazonicus, E.Rosè, E. muricatus, E.osiris, E.barthi, E.Major E.ozelot, E.horemanni.
Sono anche adatte le varie specie di Criptocoryne: C.Wendtii, C. Balance, C.parva, C..my oya.
Molto utilizzate anche le Vallisnerie: la V.Asiatica la V.Gigantea, la V. spiralis e la Sagittaria subulata.
Sono molto consigliate negli acquari di Discus le piante a crescita veloce per l’aiuto concreto che danno all’assorbimento dei composti azotati: Hydrocotyle Leucocephala, Hygrophila polisperma e H.Difformis, H. corymbosa.
Per lo stesso motivo sono molto utili anche la Ceratopteris cornuta, la C. thalictoides, il Ceratophyllum demersum che possono essere utilizzate anche come galleggianti.
Altre piante galleggianti molto utilizzate in vasche per Discus sono:
Limnobium laevigatum, Salvinia natans, Pistia stratiotes, Phyllantus fluitans, Lemna minor.
Piante sciafile che vivono bene nella penombra sono le Anubias, il Microsorium.
Nella scelta di queste piante dobbiamo tenere conto del tipo di substrato che si va a scegliere.
In natura il Discus vive su un fondo sabbioso e questi ha l’abitudine di soffiare sulla sabbia per raccogliere il cibo.
Per ricreare quindi un ambiente idoneo ai discus anche da questo punto di vista dobbiamo scegliere come substrato della sabbia fine o in alternativa del ghiaino di granulometria 1-2 mm.
Se la scelta cade sulla sabbia è importante non farne uno spessore troppo alto (meglio non superare i 5-6 cm) perché con la sua capacità di impaccarsi può facilmente portare alla formazione di pericolose zone anossiche.
Se non scegliamo grandi Echinodorus questo spessore di sabbia garantisce comunque abbastanza peso alle piante per rimanere ancorate al fondo.
Piante quali piccole e medie quali Echinodorus, Criptocoryne sviluppano un fitto apparato radicale che contribuisce ad un salubre drenaggio e ossigenazione del substrato.

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L’abitudine dei Discus di soffiare sul fondo rende problematica la stratificazione del substrato.
Sconsiglio quindi in un acquario di Discus inserire un fondo fertilizzato sotto la sabbia che si mescolerebbe in brevissimo tempo.
Piuttosto è opportuno prevedere delle aree delimitate più piantumate dove mettere un altro substrato ed utilizzare la sabbia nelle aree scoperte anche se la soluzione più idonea è quella di usare la sabbia come unico substrato e fertilizzare localmente tramite pastiglie a lenta cessione e/o una fertilizzazione liquida.
La sabbia chiara in un acquario di Discus ha un effetto scenico senza eguali, anche se si sporca con molta facilità, ma proprio grazie alla fine granulometria lo sporco rimane in superficie ed è molto semplice rimuoverlo con una delicata sifonatura superficiale.

Se si preferisce invece il ghiaino di quarzo ceramizzato come substrato consiglio la granulometria più piccola (1-2 mm), per rispettare, come dicevo sopra, le abitudini dei Discus di soffiare sul fondo in cerca di cibo.
Il ghiaino essendo più pesante riesce a tenere ancorate sul fondo anche i grandi Echinodorus ma sopratutto non compattandosi come la sabbia ci dà la possibilità di poter fare spessori un po’ più alti per mettere a dimora piante grandi o piante a stelo come la Rotala Rotundifolia, le Ceratopteris, le Hygrophila che sulla sabbia invece tendono sempre a tornare a galla.
Il peso del ghiaino ci dà anche la possibilità di poter stratificare, se vogliamo, il substrato.
Sotto il ghiaino possiamo utilizzare del gravelit o del lapillo vulcanico se vogliamo creare un fondo più ossigenato e drenante, o un fondo fertilizzato commerciale.
L’importante è che lo spessore del ghiaino sopra sia abbastanza alto (almeno 3-4 cm) che anche se i Discus (e i pesci da fondo)soffiamo sul fondo non vadano a scoprire gli strati inferiori.
Come per la sabbia, abbiamo tuttavia la possibilità di utilizzare il ghiaino come unico substrato, fertilizzando localmente.
Per la pulizia anche qui è sufficiente il sifone, ma il ghiaino a differenza della sabbia va leggermente smosso in superficie perchè lo sporco s’incastra tra i granelli.
Altri tipi di substrati che possono essere utilizzati in una vasca con i Discus sono a mio avviso l’Akadama e l’Ada Aqua Soil.
Anche se questi tipi di substrato non permettono ai Discus di soffiare, sono comunque superfici morbide che consentono ai nostri pesci di raccogliere il cibo agevolmente sul fondo.
Se si allestisce un acquario per i Discus con questi substrati, è utile ricordare che entrambi i prodotti per le prime settimane adsorbono i carbonati presenti nell’acqua rendendo quindi molto instabili i valori dell’acqua.
L’Aqua soil inoltre i primi giorni rilascia molto ammonio.
In questo caso i Discus in acquario andranno inseriti solo, quando i valori dell’acqua avranno raggiunto dei livelli sicuri e stabili per il loro benessere.

Per quanto riguarda l’illuminazione della vasca un buon compromesso tra la natura eliofobica dei Discus e la necessità di fotosintesi delle piante può essere un’illuminazione di 0,5 watt/lt.
Una buon’accortezza è quella di avere un impianto luci che permetta l’accensione differita delle lampade per non spaventare i pesci che passano dal buio alla luce e per le piante per un graduale risveglio del processo di fotosintesi. L’impianto di Co2 in acquario di Discus non è indispensabile ma un ottimo aiuto per le piante ed è un aiuto per mantenere un pH acido e stabile senz’altro gradito ai Discus.
Molto consigliato l’utilizzo di un pH controller collegato all’elettrovalvola per l’erogazione della Co2 .
Un improvviso aumento della Co2 può inebriare le piante, ma soffocare i pesci in poche ore.
Un volta allestito l’acquario, preparati e controllati i valori chimici dell’acqua dobbiamo pensare a che ..pesci pigliare…

Abbiamo parlato di Discus… ma che Discus vogliamo prendere?
Ibridi? Wild? Adulti? Piccoli?e che varietà?

 

Quale Re tra i Re?

Per chi non ha esperienza con i Discus, il mio consiglio è senz’altro quello di orientarsi su esemplari d’allevamento. Rispetto agli esemplari di cattura ( i cosiddetti wild- discus), i Discus d’allevamento nati in cattività si adattano meglio a vivere in un acquario arredato, ma soprattutto sono più tolleranti nel caso di una NON perfetta gestione da parte di un acquariofilo non troppo attento o inesperto.

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I Discus d’allevamento sono in genere cresciuti a valori d’acqua piuttosto alti e permettono quindi di poter condurre un acquario di piante e Discus senza troppi compromessi sul benessere di entrambi.
Il Discus selvatico non ha esigenze diverse dal Discus ibrido, ma a differenza di questo basta un piccolo sfasamento dei valori dell’acqua o un disagio per qualche elemento in acquario che lo disturba e subito questi pesci si scuriscono e mostrano malessere.
Questo comportamento è un pregio di questi pesci, perchè stimola l’acquariofilo ad una conduzione attenta e scrupolosa dell’acquario per vedere i pesci risplendere nei colori colori naturali, quando stanno bene, ma può essere frustrante tenere costantemente sotto osservazione tutti i parametri dell’acqua , luce e tutti gli elementi che concorrono al benessere e l’equilibrio della vasca perchè appena si abbassa la guardia questi sono pronti a ricordarti che non si sta facendo perfettamente il proprio dovere verso di loro.
Gli esemplari di cattura inoltre se si adattano con il tempo a dei valori d’acqua molto diversi da quelli in cui sono nati sono molto più sensibili all’inquinamento dell’acqua.
Nitrati, fosfati o anche semplice pulviscolo in vasca, li infastidiscono moltissimo.
Per quanto riguarda le varietà di Discus ibridi, la scelta può essere fatta in base alle proprie preferenze.
Gli allevatori di tutto il mondo propongono agli acquariofili Discus di tutti i colori e livree, che c’è l’imbarazzo della scelta, dal classico Rosso Turchese, al Pigeon blood, a tutti i colori del rosso, al Turchese Brillante, al Blu Diamond, allo Snakeskin per arrivare ai Leopard e gli Spotted Eruption.

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Le accortezze da avere nella scelta degli esemplari sono quelle di assicurarsi che i Discus siano sani e che possibilmente provengano dallo stesso allevamento.
Mescolare Discus di diversi allevamenti porta spesso dei problemi di patologie molto difficili da risolvere una volta inseriti in acquario.
Un altro aspetto importante nella scelta dei Discus da inserire in un acquario arredato è la taglia dei pesci.
Chi si avvicina ai Discus è spesso portato a scegliere dei pesci molto piccoli per vari motivi:

1)costano di meno
2)Togliersi la soddisfazione di vederli crescere nel proprio acquario.

Da questi punti di vista questo ragionamento è perfetto, ma bisogna fare comunque delle importanti considerazioni in merito.
I Discus molto piccoli (3-4 cm= età presumibile 3-4 mesi) per crescere correttamente hanno bisogno di mangiare 7-8 volte il giorno e di avere un’acqua molto molto pulita
Tutto quel cibo in acquario provoca inevitabilmente molto inquinamento che si traduce ben presto in uno stentato accrescimento dei pesci e alterazione dell’equilibrio dell’acquario (nitrati e fosfati alti = alghe assicurate).

Se si sceglie quindi di prendere dei Discus piccoli, si dovrà essere pronti ad effettuare dei frequenti e abbondanti cambi d’acqua nell’ordine di un 30% un paio di volte la settimana. Il mio consiglio altrimenti è quello di scegliere degli esemplari che abbiano superato la fare critica dello sviluppo (8-9 mesi) e che quindi necessitano di meno cibo e permettono una gestione più tranquilla dell’acquario.
Anche a quest’età il Discus dà la soddisfazione di completare la propria crescita in vasca, di sviluppare una bella livrea, perché il Discus cresce fino ai 18 mesi circa e completa la sua livrea fino ai 24 mesi.
Nella scelta dei propri Discus cercare di creare un gruppetto omogeneo, magari di un’unica varietà o al massimo due.
Dopo le prime settimane d’ambientamento in acquario se tutto funziona bene i Discus inizieranno a dividersi i territori di competenza e instaurare le gerarchie.
In questo caso i confini potranno essere delimitati da una radice, una pianta intorno ai quali si assisterà spesso a scaramucce e inseguimenti soprattutto quando si formeranno inevitabilmente delle coppie.

La corte del Re

Nell’acquario di Discus possono convivere altre specie di pesci.
Alcuni di loro possono ricoprire un ruolo utile nel mantenimento dell’equilibrio dell’acquario: i Corydoras per mantenere il fondo pulito, gli Otocinclus per rimuovere qualche alga dalle piante, i Loricaridi come Ancistrus, Farlowella agus, Sturisoma panamensis, e Rineloricarie manterranno lucidissime le radici dell’acquario.
Sono molto decorativi e convivono pacificatamene con i Discus branchi di Caracidi come i cardinali (paracheirodon axelrodi) Petitelle georgee.
Potete inserire tranquillamente anche delle Caridina Japonica prestando attenzione alla taglia perché troppo piccole potrebbero essere predate dai Discus.

Protocollo di Corte

La gestione quotidiana di un acquario di Discus è un po’ più complessa di un normale acquario.
I Discus sono pesci che per stare bene hanno bisogno di un’acqua molto pulita e di valori stabili: quindi per sostenere un acquario come questo si rende necessaria una manutenzione più impegnativa, con un cambio d’acqua a scadenza settimanale nell’ordine del 20-30% del volume totale d’acqua. con valori chimici dell’acqua identici a quelli dell’acquario.
Ogni acquariofilo sa che ogni vasca ha le sue regole e anche ogni acquario con i Discus ha una sua diversa gestione.
L’acquariofilo dovrà imparare a trovare un equilibrio costante per una conduzione sostenibile nel tempo della propria vasca nel quale entreranno in gioco diversi fattori come il numero di pesci in rapporto al litraggio dell’acquario, la quantità di cibo introdotto e il relativo inquinamento prodotto, di conseguenza potrà stabilire la quantità e la frequenza di cambi d’acqua;la frequenza di fertilizzazione e potatura delle piante sarà stabilita in base alla disponibilità di nutrimenti che hanno a disposizione e alla loro crescita in acquario.
Sta alla volontà dell’acquariofilo trovare questo equilibrio che non può essere dettato da regole prestabilite se non quelle di cercare di venire incontro in ogni momento alle esigenze delle creature viventi che abbiamo in custodia.

Un Inchino

La quotidiana osservazione del proprio acquario, dello sviluppo della vegetazione della vasca, del comportamento dei propri pesci insegnerà a carpirne i segreti e le sottili alchimie che lo governano.
Solo dedicando del tempo all’osservazione e alla profonda conoscenza del proprio acquario saprà suggerirci quando necessario le soluzioni da operare per risolvere i piccoli i problemi e gli avvenimenti che vi accadono.

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