Ritorno agli Heckel-2007

Posted by on Dic 29, 2008 in Acquari, Discus &Altum | 0 comments

Dopo un anno  dedicato alla crescita di discus ibridi, mi e’ bastato vedere degli Heckel  presso un allevatore che mi e’ tornato il desiderio di occuparmi di questa varietà di Discus cosi’ delicata.. e ho iniziato a preparare con cura la vasca tutta per loro…


Dopo aver svuotato e disinfettato per bene l’acquario ho cominciato  ad impostare il layout secondo le esigenze dei miei delicatissimi ospiti.Ovviamente pirma di procedere con i lavori mi ero fatta un progetto su carta, ma poi  solo quando si ha davanti la vasca vuota, si ha effettivamente l’idea degli spazi a disposizione.Quindi , una volta tutto pronto e prima di stendere il fondo, ho fatto le prove con le radici per trovare la posizione più adatta….

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Nel precedente allestimento avevo avuto problemi di scarsità di ossigeno in vasca  e vedevo spesso i pesci boccheggiare. Mi era stato consigliato di inserire una porosa dentro il filtro e ho posizionato un tubicino con la porosa collegato ad un areatore nel fondo della vasca, perche’ cosi’ sarebbe stato pronto  per ogni evenienza.

Prima di stendere il fondo,  ho voluto stendere il cavetto riscaldante per evitare zone anossiche al fondo che si erano dimostrate molto deleterie  nel primo allestimento.

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Una volta posizionate le radici ho steso un primo strato di fondo: del ghiaino color avorio di granulometria 0,5-1,00, molto bello, ma che non si compatta come invece la sabbia.

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Per la  fertilizzazione ho voluto questa volta provare una diversa tecnica.
Ho utilizzato le vaschette di uso alimentare (quelle per la frutta e gli ortaggi).. .L’ho riempite di un prodotto fertilizzante: l’Azoo Growel bed.
Ho preferito posizionare le vaschette dietro le radici dove avrei poi messo a dimora le piante che necessitano di fertilizzazione radicale (echinodorus).

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Ho iniziato poi a posizionare le piante scelte:
Echinodorus Reine, Echinodorus Bleher ed Echinodorus Tricolor.

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Messe a dimora queste prime piante..  ho posizionato intorno alle radici , anche per nascondere il più possibile le vaschette, dei sassi, dopodichè ho iniziato a riempire l’acquario di acqua di rete, prima di mettere il resto delle piante.

 

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Come il livello dell’acqua ha iniziato a salire.. mi sono trovata subito di fronte ad un problema.
Nonostante la bollitura dei legni e giorni e giorni di ammollo, la radice più grande non ne voleva sapere di rimanere ancorata al fondo.. e mi sono dovuta piegare a posizionare dei sassi sopra la radice… ho continuato poi a mettere le altre piante..

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Le altre piante che ho scelto per questo allestimento sono state: la Nimphea zenkeri red, una delle  mie piante preferite e la Sagittaria subulata, che dà all’acquario quel disordine naturale che mi piace tanto.
Quest’ultima l’ho messa intorno allo sfondo per nasconderne il bordo, tra i sassi e  le radici come ciuffetti d’erbetta selvatica.

            

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Man mano che il livello dell’acqua saliva… i macigni che  dovevo mettere sulla radice diventavano sempre  più grossi.. e ci sarebbero rimasti  a lungo..

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Questo era il risultato che pero’ non mi soddisfaceva del tutto…  perche’ era troppo sviluppato  orizzontalmente…  mancava qualche cosa….

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Alla fine decisi di aggiungere al layout per delle vallisnere gigantee ai lati corti…  e finalmente ero soddisfatta del risultato..

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Dopo circa 20 gg il valori dell’acqua erano pronti per accogliere  i miei Heckel…  le piante crescevano bene e  tutto era pronto..

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Finalmente  arrivo’ il momento tanto atteso; ad aspettare ansiosamente nella vasca di quarantena c’erano 8 Heckel e 2 brown, oltre ad una ventina di corydoras sterbai, 30 otocinclus e una trentina di caridine.

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Passsati i primi giorni dall’inserimento dei pesci.. vedevo  crescere di giorno in giorno  in loro  un atteggiamento di grande disagio.I pesci si ‘grattavano’ si scrollavano di dosso qualche cosa che li infastidiva,  sbadigliavano.. erano scuri, timidi.. era tutto perfetto ma c’era qualche cosa che non andava per il verso giusto..L’acquario mi piaceva tantissimo… lo guardavo per ore, vedevo le piante crescere e svilupparsi bene, i valori dell’acqua erano corretti ma……  i pesci non stavano bene… ma non trovavo  una possibile  diagnosi di qualche malattia… ma la mancanca cronica di ossigeno in vasca.anche dopo aver aggiunto un ossigenatore ..  il comportamento dei pesci, mi faceva capire che l’origine del problema stava nella filtrazione dell’acqua….

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I discus Heckel sono dei pesci particolarmente sensibili alla qualità dell’acqua e se i parametri che analizzavo non mi rivelavano anomalie…    capivo che qualche cosa in acquario dava loro fastidio.
Poi un giorno mi accorsi di un cedimento della siliconatura del filtro interno…  in pratica l’acqua faceva dei percorsi preferenziali e non si filtrava bene.. la qualità dell’acqua, pulviscolo, aumentava di giorno in giorno….. con molto dispiacere dovetti all’improvviso correre ai ripari…

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Nell’arco di una sola giornata fui costretta a  togliere i pesci dalla vasca, svuotare parzialmente l’acquario, spostare piante, vaschette con fertilizzante , rimuovere completamente il filtro interno siliconato (non  ho potuto provare una nuova siliconatura perche’ avevo i pesci  dentro a delle bacinelle , non potevano starci per giorni!!!).. e ho comperato al volo un potente filtro esterno… un askoll pratiko 1500, facendo zittire  il mio disgusto estetico per un bidone del genere in camera mia…

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L’unico lato positivo che vedevo in tutto quel disastro improvviso era  che dove ero andata a prendere il filtro avevo trovato una bellissima radice che usai per sostituire quella maledetto ceppo  che non ha mai voluto rimanere a  fondo.
Sostituii poi gli echinodorus bleheri con  delle echinidorus uruguayensis…
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Ho lavorato il più velocemente possibile.. per abbreviare  la sofferenza dei miei pesci parcheggiati in modo provvisorio..  ma riusciii anche a posizionare nel retro della vasca un pannello di cartoncino nero…e devo dire che il risultato mi piacque tantissimo……

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Pochi minuti prima di prendere il retino e rimettere i pesci infatti.. la vasca si presentava cosi’…