Perché la passione per il mio hobby non si smorzi mai, io ho il bisogno di affrontare ogni anno nuove esperienze, nuovi obiettivi e si, nuove avventure!!!!
E’ per questo che da 13 anni in casa mia escono ed entrano acquari, pesci ecc eccc…. perché mi entusiasmo di fronte ad una nuova esperienza e mi piace ‘osare’.
Fortunatamente non sono sola in tutto ciò: in famiglia si sono arresi e ormai nessuno si stupisce o prova a discutere le mie nuove idee e progetti… soprattutto ho trovato degli amici che condividono con me tutte o quasi le mie esperienze e insieme si riescono a realizzare progetti che da soli magari sono un po’ più difficili da affrontare anche solo psicologicamente……
Io e il mio compagno di ‘merende’ Patrizio dopo un 2012 dedicato con infiniti problemi ai wild,(mulinello in primis) sentivamo il bisogno di dedicarci ad altro; di realizzare una bella vasca da salotto per fare anche contenti chi ci sta vicino, stufi di spiegare il perché dell’acqua colore chinotto e di vedere un’ammucchiata di pesci in 20 cm di spazio e il resto della vasca deserto, l’impossibilità di avere una bella vasca piena di luce e piante rigogliose con dei bei wild a loro agio.
Siamo sinceri: con dei discus wild è difficile da farsi….. e nessuno di noi era contento….
Cosi abbiamo deciso entrambi di ‘resettare’ tutto e di ripartire da capo.
La nostra identica idea è di realizzare un bella vasca piena di piante amazzoniche e di metterci dei discus che possano vivere bene in questo ambiente.
Esclusi gli esemplari di cattura, i discus di allevamento più vicini alla livrea selvatica sono i Rosso Turchesi (RT). Per qualche mese ho cercato e aspettato dei bei esemplari italiani, poi ho avuto la fortuna di conoscere via Facebook Alexander Piwowarski un noto allevatore tedesco con il quale ho instaurato un rapporto simpatico, unito da molte affinità: siamo coetanei di anno e data di nascita , entrambi ottici di professione ed entrambi musicisti ‘classici’… e entrambi appassionati di discus. Potete vedere su MondoDiscus la sua intervista:www.mondodiscus.com/discus/interviste-mo…-su-mondodiscus.html.
Perché non suggellare queste affinità con dei bellissimi pesci????? E così è stato!!!!
Al momento di decidere però la disponibilità di RT era solamente di pesci di taglia piccola: tutto sommato la cosa non ci dispiaceva perché in questo modo abbiamo entrambi la possibilità di realizzare due esperienze insieme: l’accrescimento e poi il mantenimento in vasca arredata.
Cosi il 22/01/2012 dopo 40 ore di incredibili peripezie dovuti al blocco dell’aeroporto di Francoforte abbiamo ricevuto un box di piccoli Rosso Turchesi di 5-7 cm.
Pensavamo veramente di trovarli stecchiti dal freddo e invece ci siamo stupiti di trovarli tutti ‘freschi e pimpanti’.
In questo articolo vi voglio raccontare la mia esperienza di accrescimento fino a che verrà il momento di inserirli nella 600 lt che allestirò per loro.
Ecco le foto dei miei ‘ragazzi’dopo qualche giorno dal loro arrivo.
Gennaio 2013
Le foto ingannano parecchio, ma appena arrivati erano veramente piccini, dai 5 cm ai 7 (solo 2-3 discus)…
Dopo averli lasciati qualche giorno senza una illuminazione nella vasca,con la sola luce ambiente domestica per tranquillizzarli, ho messo un neon per poterli fotografare.
Ovviamente i primi giorni quando mi avvicinavo alla vasca era un fuggi-fuggi generale, ma piano piano hanno iniziato ad abituarsi alla nostra presenza e ad avvicinarsi ai vetri per ricevere il cibo.
Prima di ricevere i pesci ho avuto uno scambio di mail con Alex Piwowarski che mi ha consigliato di mantenere per il momento i valori dell’acqua in cui sono stati inizialmente accresciuti:
Condicibilità 180 us, pH 6,5-7,5 T° 28°.
Utilizzando l’acqua dall’impianto ad osmosi ho potuto con facilità regolare la conducibilità, più difficile era mantenere un pH acido perchè i filtri non erano sufficientemente maturi e la bassa durezza unita ad una forte areazione dell’acqua mi porta il pH a valori decisamente alcalini e se questo fattore non è per me di grande importanza, si è rivelato problematico nelle settimane a seguire quando mi sono resa conto che i filtri non reggevano ancora il carico organico e il pH alcalino trasformava le sostanze di rifiuto in ammoniaca (tossica) e non in ammonio ( non tossico).Come ben si vede dalle foto, l’acqua dell’acquario, una 300 lt senza alcun fondo nè arredo, al momento dell’inserimento i pesci era tutt’altro che matura, anche se avevo ,con gli appositi attivatori batterici, attivato il ciclo dell’azoto.
I filtri collegati all’acquario sono due: un Pratiko 300 e un pratiko 200 che al momento dell’arrivo dei pesci erano ‘teoricamente’ pronti a gestire un carico organico normale.
Ero tuttavia consapevole che mettere in una sola volta 20 piccoli discus affamatissimi ,che si nutrono di solo pastone, sarebbe stato un duro colpo per i filtri e infatti dopo qualche giorno dal loro arrivo ho notato un prevedibile ma preoccupante aumento di nitriti e ammoniaca in vasca.
Come dicevo,mi aspettavo un contraccolpo del filtro, ma non immaginavo proprio che avrei dovuto fronteggiare valori altissimi di inquinanti in vasca che mi hanno tenuto con l’ansia addosso per un paio di settimane….
Ho collegato all’ acquario ben 4 areatori e i tubi di uscita dei filtri tenevano decisamente mossa l’acqua e quindi lo scambio gassoso era garantito, tuttavia non dormivo la notte per l’ansia di questi valori tossici dell’acqua e stavo al lavoro dalla mattina alla sera con la preoccupazione che i pesci non potessero reggere a lungo ancora questa situazione.
Il mio vascone di 600 lt lo avevo riempito di acqua sempre pronta per i cambi.
Pur consapevole di rallentare l’adeguamento dei filtri al carico organico da smaltire, con la moltiplicazione dei batteri, mi sentivo più tranquilla effettuando cambi del 50-60% quotidiani, non potendo monitorare durante il giorno la situazione perchè lavoro fuori città.
Per attenuare l’effetto tossico dei nitriti in vasca, ho messo in acquario un cucchiaio di sale grosso.
Per qualche giorno ho provato ad usare dell’estratto di quercia per tenere il pH in zona acida (per attutire la tossicità dell’ ammoniaca), ma per effetto del grande movimento dell’acqua risaliva velocemente a 7,5. Quindi vi ho rinunciato.
L’aspetto che però mi ha incuriosito è che i pesci, nonostante i valori completamente fuori di ogni range di sicurezza, stavano apparentemente bene….
Erano belli chiari, vispi e mangiavano con appetito…
Febbraio 2013
Lentamente la situazione è migliorata e finalmente i valori dell’acqua sono rientrati nella norma e ho potuto attenermi ad una gestione decisamente più tranquilla della vasca di accrescimento. I pesciolini hanno cominciato a mettere su un bel colore.
Ad un mese dal loro arrivo ho fatto un piccolo video del momento della loro pappa:
Marzo 2013.
L’accrescimento dei miei ‘piwelli’ mi sta dando soddisfazioni inaspettate.
Ormai tutti nella nostra famiglia sappiamo interpretare il messaggio che ci danno i pesci quando arriviamo a casa: hanno SEMPRE fame!!!
Si avvicinano al vetro quando arriva qualcuno, anche i gatti e si ammucchiano sotto l’ apertura del vetro per ricevere il cibo.
In questo mese sto alimentando i miei pesci con diverse qualità di pastone SV2000 , granulato e spirulina.
Quando sono a casa spezzetto loro del pastone, ma dal martedi al sabato ci sono 3 pasti al giorno di granulato distribuiti dalla mangiatoia.
Il discorso granulato è un pò complicato con questi pesci: io mi sono confrontata con l’allevatore che fino alla consenga a me li ha alimentati a solo pastone di cuore di bue, ed io ho continuato su questa strada, ma ritengo necessario abituarli a mangiare altri cibi, principalmentee il granulato per diversi motivi:
a) può essere distribuito da una mangiatoia quando in casa non c’è nessuno
b) è un alimento completo che non inquina.
c) Nella vasca arredata tra qualche mese non potrò buttare se non con il contagocce il pastone perchè troppo inquinante.
Posso dire che ormai il granulato lo mangiano, anche se solo di determinate marche: JBL e Discusfood.
Ho provato un’altra marca, ma lo lasciano marcire in vasca senza degnarlo di uno sguardo.
Non degnano di uno sguardo nemmeno l’artemia congelata, mentre invece vanno pazzi per i fiocchi di spirulina.
Vi dico la verità, mi sembra di tornare indietro di almeno 10 anni quando provavo a fare assaggiare alle mie figlie piccine nuovi sapori.
Per i cambi d’acqua invece faccio due generosi cambi d’acqua la domenica e il lunedi (30% +30%): tenete conto che in quei giorni che sono a casa li rimpinzo di pastone, durante il resto della settimana che mangiano più granulato, sifono il fondo ogni sera e reintegro solo l’acqua aspirata (circa 20 lt).
Ho aumentato la durezza dell’acqua, portando i valori ai seguenti:
cond 270-pH 7,2 KH 4 GH8 T°28
Inoltre, dopo aver ‘disinfettato e quarantenato’ come si deve, ho inserito nella loro vasca 15 Corydoras sterbai e due Sturisoma panamensis.
Dovevo liberare una vasca , volevo iniziare ad abituare i miei discus la convivenza con altre specie, inoltre Corydoras e Sturisoma mi danno una mano a tenere pulito il fondo della vasca, perchè con il loro continuo movimento (in particolare quello dei Corydoras), convogliano i resti di cibo e rifiuti nei tubi di aspirazione dei filtri.
Prima di metterli con dei discus free-parassites li ho trattati con Sera bactowert e Costawert, e due cicli di amuchina.
L’allevatore dei miei discus mi ha però tranquillizzato ritenendo improbabile una trasmissione di patogeni interspecifica.
Ma io nel possibile ho cercato di limitare i rischi.
Due brevi video:
Aprile 2013
I miei giovanotti hanno circa 6 mesi: sono cresciuti tantissimo e la loro gestione non presenta particolari difficoltà.
Ho avuto un piccolo problema con uno di loro circa un mese fa, quando gli si è infiammata la vescica natatoria; l’ho curato con Bactrim in una vasca di cura e poi l’ho rimesso con i compagni e lentamente si è ripreso, completamente.
Ecco a voi qualche foto e un video del 28-aprile.
ed ecco il video!!!!